P E C
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Il valore legale della posta elettronica certificata.
La PEC equivale alla spedizione di una raccomandata cartacea.
I principi di funzionamento e gli obblighi degli enti pubblici.
Giugno 2006
La posta elettronica certificata, abbreviata in PEC, è un servizio di comunicazione che, tramite l'intervento di un soggetto certificatore, permette di ottenere una ricevuta di spedizione del proprio messaggio. Se anche il destinatario usa un sistema PEC è fornita una ulteriore, seconda ricevuta di consegna, con un valore legale del tutto corrispondente a quello della tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno. In Italia, oggi, l'invio di una e-mail certificata nelle forme previste dalla normativa vigente è equiparato, dall'art. 48 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, alla spedizione di una raccomandata cartacea.
E' importante sottolineare che, ai fini legali, il messaggio si considera consegnato al destinatario quando è stato depositato nella sua casella di posta (non è necessaria l'effettiva lettura dello stesso da parte del destinatario).
La procedura è assimilabile a quella della raccomandata tradizionale consegnata in busta chiusa, che si considera ricevuta anche se chi la riceve, ad esempio, dimentica o trascura di aprirla. La disciplina particolareggiata della PEC è data, comunque, dal regolamento contenuto nel DPR 11 febbraio 2005, n. 68.
Ma come funziona tecnicamente la PEC? Il gestore di posta elettronica certificata, che poi è il provider di posta, nel momento in cui prende a carico l'e-mail del mittente gli invia una prima ricevuta, di accettazione, "chiusa" con firma digitale, che certifica intanto l'avvenuto invio di una e-mail con un certo contenuto a un determinato destinatario.
Nel momento, poi, in cui il gestore deposita il messaggio nella casella del destinatario, invia al mittente una seconda ricevuta di consegna, che certifica l'avvenuta ricezione, anche questa munita di firma digitale. Sia la ricevuta di accettazione che la ricevuta di consegna sono in formato elettronico e, come si è visto, sono chiuse con firma digitale.
Se il gestore di posta elettronica non è in grado di depositare l'e-mail nella casella del destinatario, perché ad esempio la casella è piena o il destinatario è errato, invia una ricevuta di mancata consegna. I gestori di posta certificata hanno l'obbligo di non accettare le mail contenenti virus, ma questo è un problema che emerge al momento dell'invio, dando luogo a una ricevuta di mancata accettazione.
In Italia è possibile già da oggi usare la PEC. Ci sono infatti diversi gestori che operano sul mercato, autorizzati dal CNIPA, il Centro Nazionale per l'Informatica nelle Pubbliche Amministrazioni, come previsto dalla legge. L'elenco pubblico dei gestori, tra cui figurano anche le Poste Italiane, si può consultare presso il sito del CNIPA.
Per legge tutte le amministrazioni devono disporre di un indirizzo di PEC, che deve essere indicato in un apposito elenco pubblicamente consultabile via Web. Quindi un utente di PEC che, ad esempio, avesse bisogno di inviare una raccomandata al proprio comune di residenza, o alla USL di riferimento o a qualsiasi altro ente pubblico potrà ricercarlo e, individuato l'indirizzo, spedire la propria e-mail a costo zero (cioè senza i costi della tradizionale raccomandata postale), con l'efficacia di cui si è detto sopra.